Dopo due anni, Edin Dzeko lascia l‘Inter e vola ad Istanbul per svolgere le visite mediche e firmare un contratto biennale che lo legherà al Fenerbahce.
101 presenze condite da 31 gol (di cui alcuni pesantissimi) e 15 assist. In queste due annate Edin ha saputo abbinare alla sua enorme classe un grandissimo spirito di sacrificio e adattamento tanto da renderlo (nonostante il ritorno di Lukaku nella passata stagione) un titolare inamovibile per Simone Inzaghi.
Nella sua prima stagione in nerazzurro non ha fatto rimpiangere in nulla la partenza shock del belga tanto da entrare solo dopo pochissime gare già nel cuore del tifo nerazzurro. L’intesa con Lautaro si è vista fin da subito e il suo altruismo hanno aiutato il Toro a diventare la punta di diamante della squadra, aumentando di molto la sua vena realizzativa. Una spalla su cui appoggiarsi, un totem in mezzo al campo pronto a guidare l’Inter in tutte le partite, vincendone la maggior parte.
Per la prima volta a 37 anni gioca una finale di Champions League (che l’Inter perderà amaramente). Al termine della stagione, dopo mesi in cui si parlava di rinnovo certo, si è fatta avanti una grande opportunità per lui: una nuova esperienza sempre da protagonista in Turchia. Giocare per vincere è ancora il suo obiettivo e sfiderà a suon di gol altri grandi campioni (attualmente al Galatasaray) passati per il campionato di Serie A. Da Icardi a Zaniolo, per non dimenticare Torreira, Mertens e Sergio Oliveira.
L’Inter avrebbe proseguito ancora per una stagione con un giocatore integro e in grado di fare la differenza in campo e fuori. Ma, non potendo garantire una certa continuità sul rettangolo di gioco e un contratto all’altezza delle sue aspettative (5 milioni di euro), ha deciso di non rilanciare e lasciar volare ancora in alto il cigno di Sarajevo.