Tutto quello che non doveva accadere. L’estate 2023 dell’Inter nell’immaginario del tifo nerazzurro doveva essere quella della “tranquillità”. Certo, non ci si aspettava colpi di mercato stratosferici oppure investimenti ad alto range economico (siamo anni luce dietro i top campionati europei). Non ci si aspettava di essere puntualmente sulle prime pagine dei giornali per le questioni Brozovic, Onana, Lukaku. Vere e proprie telenovelas che ricordano quelle vissute con la reina Wanda Nara.
Eravamo abituati ad essere lì, protagonisti per i successi in campo, per le prestazioni e per le imprese raggiunte. Dopo anni di sofferenze, di sudore (non per il caldo del mare), dopo anni di incertezze ci si aspettava semplicemente di programmare con calma e tranquillità la prossima stagione.
C’è aria di rinnovo: via alcuni protagonisti di queste ultime stagioni (trionfali). Dentro forze fresche pronte a portare in alto i nostri colori nel presente e soprattutto nel futuro. Ora però, c’è bisogno di chiudere le questioni più spinose per il bene e per la salute (mentale e fisica) dei migliori tifosi d’Italia (lo dicono i numeri di presenze allo stadio non ve la prendete).
I prossimi 15 giorni saranno decisivi per iniziare al meglio la prossima stagione. Inzaghi è stato chiaro: per puntare allo scudetto c’è bisogno di una rosa al completo quanto prima. Marotta e Ausilio avranno il difficile compito di accontentare l’allenatore, il presidente e i tifosi in egual modo e nei tempi prestabiliti.
Una mission impossible che però solo loro sono in grado di portare a termine.
Sognando la California. Pardon, l’Arabia.